Un mondo congelato, post-apocalittico. È la nuova Nomad’s Land: la vita dei nuovi nomadi che vivono nella solitudine e nell’abbandono. Si spostano da un luogo all’altro, ma tutto appare desolato, indefinito, avvolto in un freddo perenne.
La neve avvolge ogni cosa, nessuno sa più se fuori sia calata la notte o sia pieno giorno. I grandi spazi che un tempo erano sinonimo di libertà e opportunità sono diventati una trappola, e ci immergono pian piano in un futuro distopico.
Senza una direzione, senza punti di riferimento, ci troviamo a non sapere più dove ci porterà questo sconfinato andare: non resta che aggrapparsi al momento presente, a quel respiro vitale che, nonostante tutto, pulsa ancora.