C’è l’ansia della buona riuscita della giornata. C’è – possiamo dirlo – la noia del cerimoniale classico. C’è, in caso di matrimonio in piena estate, l’ostacolo del caldo afoso. Ma diciamoci la verità: i matrimoni sono le feste più divertenti in assoluto.
Superata la fase formale, il rinfresco e i festeggiamenti sono un’autentica liberazione, momenti di condivisione e puro divertimento da trascorrere con gli affetti più sinceri.
Scattando in tanti matrimoni e potendo osservare ogni dettaglio da dietro l’obiettivo, c’è una cosa che ho notato e della quale vorrei parlarvi, sperando di riuscire a riportarvi a parole le sensazioni che sono riuscito a cogliere con i miei scatti.
Editing e fotografie: Michele Abriola
Il matrimonio è uno dei pochi momenti nella vita in cui ci si lascia davvero andare
Tanto è formale il cerimoniale d’apertura, quanto più si ha voglia di scaricare la tensione e scatenarsi a tavola o in pista, ballando senza inibizioni, senza sosta e senza freni fino a tarda notte.
E questo vale in primis per gli sposi, che accumulano tensione più di tutti e superato lo scoglio del “sì, lo voglio” possono godersi la festa. Ma vale anche per tutti gli altri invitati: i parenti stretti, i testimoni e gli amici del cuore, che hanno condiviso la tensione e l’ansia della giornata con gli sposi; ma anche gli altri, i parenti di secondo grado e gli amici, che possono finalmente togliersi la giacca, divertirsi e scatenarsi, benedicendo in quei momenti di aver accettato la partecipazione di matrimonio. Lasciarsi andare ad un matrimonio


Ciò che si può apprezzare durante il ricevimento ma ancor di più sulle piste da ballo, con la musica a tutto volume, è l’assoluto abbandono di ogni forma di inibizione o controllo di sé. Dopo una giornata abbottonati e rispettosi, alla prima nota della prima canzone da discoteca messa dal dj, ci si può finalmente scrollare di dosso tutta la formalità che appartiene al codice della cerimonia matrimoniale.
Un dettaglio in particolare può spiegare questa sensazione in maniera lampante, molto più che le mie parole: le mani.
Osservando come gli invitati gesticolano, agitano le mani e le utilizzano durante i balli scatenati e i festeggiamenti, si può evincere il senso di liberazione e divertimento tipico dei matrimoni.


Il linguaggio verbale non mente mai
Con le mani si riproducono e si comunicano sensazioni che non possono essere equivocate e che rappresentano le più alte forme di condivisione tra esseri umani. Con le mani ci si coinvolge, ci si apre al prossimo, le si alza al cielo in segno di liberazione e divertimento.
Con le mani si prende qualcuno e lo si porta vicini a sé, comunicando affetto e voglia di condividere un momento di sfrenata allegria e spensieratezza. A prescindere dall’eccezionalità della festa di un matrimonio, osservando i soggetti dei miei scatti, ho capito che sono le mani molto spesso a parlare più delle parole stesse: con le mani, con la gestualità tipica di noi italiani, si dice sempre la verità.


Quindi se volete sapere cosa pensa realmente il vostro interlocutore, osservategli le mani e capirete più di quanto lui non sarà in grado di dirvi. Se invece andate ad un matrimonio, qualunque sia il vostro ruolo, la vostra età e qualunque sia la temperatura, ricordate di scatenarvi!
