Quante foto ha una storia? Molto spesso mi trovo a dover rispondere a questa domanda ed ogni volta la risposta è: dipende. Già, dipende, ogni storia di matrimonio è una storia a se, non esiste una sorta di template che possa servire a documentare un evento, come il matrimonio, sempre nello stesso identico modo.

Quante foto ha una storia

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Quante foto ha una storia

Fotografie, editing e post produzione: Michele Abriola

Quante foto ha una storia?

Molto spesso mi trovo a dover rispondere a questa domanda ed ogni volta la risposta è: dipende.
Già, dipende, ogni storia di matrimonio è una storia a se, non esiste una sorta di template che possa servire a documentare un evento, come il matrimonio, sempre nello stesso identico modo.

Ci sono storie che si raccontano bene con 100 fotografie, altre che per loro natura si raccontano meglio con 130 o altre ancora che si raccontano meglio con 60…

La selezione delle fotografie da includere in una storia è senza dubbio uno degli step più importanti lunghi e delicati per un fotografo professionista. Questa fase, cosiddetta di editing, può durare diverse ore e spesso si protrae nel tempo per più giorni.

Personalmente preferisco lasciar decantare il lavoro, scaricarlo dalla mia mente per poi riavvicinarmi, con calma, per poter interpretare la storia nel modo migliore possibile. Questo vuol dire non esaurire questo step delicato in un’unica giornata.

Quando si sceglie di affidare la documentazione del proprio matrimonio ad un fotografo professionista si sceglie di affidarsi totalmente alla sua capacità di interpretare l’evento secondo la sua sensibilità, incluso lo stile narrativo e la sua visione personale.

 

La post produzione

Il lavoro si esaurisce dunque alla fase di editing? Ebbene no, terminata la fase dell’editing si passa a quella della post produzione. Durante questa fase, delicata e lunga, il fotografo sviluppa la fotografia per portare a compimento due fasi importanti, la prima, definita di correzione colore, dove si assicura che ogni fotografia sia perfettamente bilanciata in termini di esposizione, contrasto, colore, la seconda di color grading.

La prima fase di sviluppo serve come preparazione alla seconda, ancor più delicata e personale. Durante la fase secondaria di color grading, si analizza l’intera immagine in dettaglio per stabilire tutti gli interventi locali che sono mirati a modificare singole porzioni, per esempio colori specifici, applicando variazioni di tinte, oppure di contrasto, di luminosità per raggiungere il look desiderato ed espressione del proprio stile.

E’ la fase più creativa e personale dell’intero processo di sviluppo. Esaminiamo nel dettaglio cosa significa con un before/after.

Abbiamo visto come il processo di costruzione di una storia abbia superato quindi diversi steps oltre quello dello scatto iniziale, steps che comportano un lavoro certosino ed un continuo aggiornamento da parte del fotografo.

Ogni fotografia post prodotta risulta così coerente con il proprio stile e pronta per essere stampata sul migliore supporto possibile per essere consegnata agli sposi.

Come custodire i propri ricordi?

Abbiamo terminato l’editing, la post produzione e siamo ormai pronti per stampare le nostre fotografie, già ma che supporti utilizzare?

Anche in questo caso il fotografo suggerisce quelli che possono essere i supporti migliori per la stampa, come per esempio carte museali fine art. Anche l’album, oppure il libro, sono espressione della personalità del fotografo, ogni dettaglio è curato nei minimi particolari dalla scelta del materiale, ai colori utilizzati, per restituire al cliente oggetti di puro design e non semplice contenitori di fotografie.

Tutto è finemente studiato per esaltare al massimo l’esperienza visiva e tattile.

La mia fotografia
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