Grifone e falco
La fusione fra il mitologico grifone e il falco
Fabrizio Piccin e Cecilia Naldoni provengono dalla Toscana: “Abbiamo deciso di venire al Sud, in una terra che avevo già conosciuto e apprezzato, dopo esserci resi conto che in Toscana il vino non si fa più come lo intendiamo noi, non condividiamo la direzione che ha preso, abbiamo un modo di vedere le cose completamente diverso. Prima di decidere di cedere la nostra quota dell’azienda Salcheto, a Montepulciano, mi sono divertito a fare un po’ di allenamento con l’Aglianico portato dal Vulture, non sono arrivato qui del tutto impreparato, avevo già fatto un po’ di prove di vinificazione e affinamento, per vedere in cosa differisce dal Sangiovese, e ho scoperto che per alcuni aspetti non sono poi così diversi ma per altri in modo piuttosto netto. Queste terre e questi vigneti li conoscevo già, sono andato a colpo sicuro”.
Il nome Grifalco è di pura fantasia, deriva dalla fusione fra il mitologico grifone e il falco, abbondantemente presente nella zona del Vulture. Ho conosciuto Fabrizio in occasione dell’evento Le Piccole Vigne del Vulture, svoltosi il 7-8 maggio 2010 a Melfi. Visitata la cantina, assaggiato tutto ciò che era disponibile o quasi, dalla botte e dal vetro. L’impronta toscana in qualche modo l’ho percepita, vini ben fatti, con tecnica sicura e funzionale, ottime potenzialità e una gran voglia di fare e di vivere quella terra fantastica che è il Vulture. A mio avviso, con il tempo i vini saranno sempre più “liberi”, sempre più espressione del territorio, e l’azienda uno dei punti di riferimento della regione.